Effetto dell'ablazione transcatetere versus terapia antiaritmica su mortalità, ictus, sanguinamento e arresto cardiaco nei pazienti con fibrillazione atriale: studio CABANA
L'ablazione transcatetere è efficace nel ripristinare il ritmo sinusale nella fibrillazione atriale ( AF ), ma i suoi effetti sulla mortalità a lungo termine e sul rischio di ictus non sono ben definiti.
Si è determinato se l'ablazione transcatetere sia più efficace della terapia medica convenzionale per migliorare i risultati nella fibrillazione atriale.
Lo studio CABANA ( Catheter Ablation vs Antiarrhythmic Drug Therapy for Atrial Fibrillation ) è una sperimentazione randomizzata, in aperto, multicentrica, che ha coinvolto 126 Centri in 10 Paesi.
In totale 2.204 pazienti sintomatici con fibrillazione atriale di età pari o superiore a 65 anni o di età inferiore a 65 anni con uno o più fattori di rischio per ictus sono stati arruolati dal 2009 al 2016, con follow-up fino al 2017.
Il gruppo ablazione transcatetere ( n=1.108 ) è stato sottoposto a isolamento della vena polmonare, con ulteriori procedure ablative a discrezione dei medici.
Il gruppo terapia farmacologica ( n=1.096 ) ha ricevuto farmaci standard di controllo del ritmo e/o della frequenza dettati dalle attuali lineeguida.
L'endpoint primario era composto da morte, ictus invalidante, sanguinamento grave o arresto cardiaco.
Tra 13 endpoint secondari prespecificati, 3 sono stati inclusi in questo rapporto: mortalità per tutte le cause; mortalità totale o ospedalizzazione cardiovascolare; e ricorrenza di fibrillazione atriale.
Dei 2.204 pazienti randomizzati ( età mediana, 68 anni, 37.2% di sesso femminile, 42.9% avevano fibrillazione atriale parossistica e 57.1% fibrillazione atriale persistente ), l'89.3% ha completato lo studio.
Dei pazienti assegnati all'ablazione transcatetere, 1.006 ( 90.8% ) sono stati sottoposti alla procedura.
Dei pazienti assegnati alla terapia farmacologica, 301 ( 27.5% ) alla fine hanno ricevuto l'ablazione transcatetere.
Nell'analisi intention-to-treat, in un follow-up mediano di 48.5 mesi, l'endpoint primario si è verificato nell'8.0% ( n=89 ) dei pazienti nel gruppo di ablazione rispetto al 9.2% ( n=101 ) dei pazienti nel gruppo terapia farmacologica ( hazard ratio, HR=0.86, P=0.30 ).
Tra gli endpoint secondari, gli esiti nel gruppo ablazione versus gruppo terapia farmacologica, rispettivamente, sono stati del 5.2% vs 6.1% per la mortalità per tutte le cause ( HR=0.85; P=0.38 ), 51.7% vs 58.1% per morte o ospedalizzazione cardiovascolare ( HR=0.83, P=0.001 ) e 49.9% vs 69.5% per recidiva di fibrillazione atriale ( HR=0.52, P minore di 0.001 ).
Tra i pazienti con fibrillazione atriale, la strategia di ablazione transcatetere, rispetto alla terapia medica, non ha ridotto in modo significativo l'endpoint composito primario di morte, ictus invalidante, sanguinamento grave o arresto cardiaco.
Tuttavia, l'effetto stimato del trattamento con ablazione transcatetere è stato influenzato da tassi di eventi inferiori al previsto e crossover di trattamento, che dovrebbero essere considerati nell'interpretazione dei risultati dello studio. ( Xagena2019 )
Packer DL et al, JAMA 2019; 321: 1261-1274
Cardio2019 Farma2019
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...